Quando parliamo di Polizia Postale (Polizia Postale e delle Comunicazioni), intendiamo un’articolazione della Polizia di Stato, la quale è incentrata a prevenire e contrastare la criminalità informatica e a garantire la segretezza della corrispondenza e la libertà di comunicazione.

Il termine Polizia Postale è un retaggio di un passato ancora recente, nel quale la maggior parte delle comunicazioni avveniva per posta.

Nella sostanza, la Polizia Postale si occupa di reati informatici (vale a dire truffe perpetrate online, al gioco d’azzardo illegale, pedopornografia su internet, violazione del diritto d’autore, accesso abusivo a sistema informatico, per arrivare anche a fattispecie come il cyberterrorismo)

Qualora avessimo bisogno di rivolgerci alla Polizia Postale, potremmo recarci fisicamente presso uno degli uffici presenti sul territorio nazionale (sono numerose le sedi e possono essere reperite sul sito della Polizia di Stato)

La denuncia potrà essere sporta nei modi consueti, per iscritto o a voce tramite dichiarazioni che saranno verbalizzate dalle Autorità.

Un altro modo, è effettuare la segnalazione on line sempre sul sito della Polizia di Stato. In questo modo è possibile portare a conoscenza l’Autorità di fatti inerenti ai reati oggetto di interesse, senza però l’incombenza di recarsi presso di loro fisicamente.

Di seguito i servizi della pagina web:

  • “Segnala online”: questo servizio permette di segnalare alla Polizia Postale comportamenti ed eventi ritenuti illeciti (la Polizia verificherà poi il carattere di illegalità); in questo modo però, le segnalazioni non prenderanno la forma di vere e proprie denunce/querele;
  • “Denuncia per reati telematici”, “Denuncia per furto o smarrimento”: servizi al momento sospesi per lavori in corso.

Le casistiche che interessano questa branca della Polizia, come è possibile immaginare, sono davvero tante e di grande rilevanza sociale,
basti pensare alla vastità e gravità dei reati di  pedopornografia online, ma anche al c.d. phishing, una vera e propria truffa online con cui il truffatore tenta di “carpire” informazioni e dati personali dell’utente, ad esempio PIN e codici di accesso bancari; oppure ai numerosi reati che possono essere commessi attraverso i social network (un esempio noto a tutti è Il c.d. cyberbullismo).

Oltre alle segnalazioni e denunce di cui abbiamo appena parlato, abbiamo un’ulteriore casistica: ad esempio, le svariate violazioni di norme che commettono gli operatori telefonici, quando addebitano con sovraprezzo servizi non richiesti) .
In questo caso, come reperibile dal sito della Polizia di Stato, la segnalazione va invece indirizzata all’Agcom (l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni), tramite un modulo scaricabile dalla pagina internet adibita. La segnalazione deve poi essere trasmessa esclusivamente per via telematica mediante invio alla casella di posta elettronica denunce_ugsv@cert.agcom.it.

In questo modo si apre una procedura sanzionatoria a carico dell’operatore indicato come inadempiente.

Un ulteriore servizio prevede poi la possibilità di interpellare l’Agcom per questioni riguardanti i Servizi Postali tramite la modulistica e con il percorso indicato sul sito del Garante: in questo ultimo caso si apre un procedimento che deve concludersi entro 150 giorni.

Fonte: Brocardi.it